Quadri

I dipinti creati da Pier Paderni su vetri e cristalli sono “frammenti” ispirati ad una storia di molti anni fa...

“ ... molto tempo fa, nel sistema di Shirach,
un magico vascello spaziale scomparve in una stella nera.
Il suo nome era Andromeda,
la nave ammiraglia più bella e veloce di questo Universo,
tecnicamente perfetta ed una meraviglia di bellezze.

Le sue immense pareti interne, in fibra di vetro speciale e decorate con grandi dipinti,
rappresentavano paesaggi incantati delle più belle regioni dell’universo;
un’immensa galleria d’arte
che si spostava nei sistemi e galassie più remote.

Miliardi di persone l’avevano visitata.

I visitatori potevano ammirare gli immensi dipinti e,
per ogni singola opera, tramite cuffie acustiche speciali,
ascoltavano melodie fantastiche:
cornici musicali dei soggetti rappresentati.

Andromeda, con le sue melodie e dipinti,
aveva creato effetti magici ed incantevoli
sulle civiltà con cui era venuta a contatto;
si narra che molte guerre e fatti di violenza
si fossero risolti dopo aver fatto visitare il magico vascello
ai responsabili di quelle calamità.

Il 35 Vherash (nome del mese), del 36 Diran (nome dell’anno intergalattico),
mentre Andromeda dirigeva verso Albedo 12 (un pianeta del nostro sistema),
venne ingoiata da una stella nera e scomparve...”

Grazie ad un testo, “Le meraviglie di Andromeda”, rinvenuto durante uno dei suoi lunghi viaggi, Pier ha riscoperto quella tecnica pittorica e da anni crea, sul retro di vetri e cristalli, dipinti fantastici ricchi di colore e poesia: i Frammenti di Andromeda.  Una storia o solo ricordi?


© Pier Paderni