the song has no ending...
Le tue improvvisazioni: ”Riguardo all’improvvisazione: nella musica, come ascoltatori, troppo spesso noi tutti regoliamo il nostro percepirla su parametri preconcetti, entro perimetri di sonorità, melodie e ritmi familiari e previsti. Come del resto avviene per lo più nelle arti visive, quando scenari e forme già note, già esplorate, comportano un significato. Eppure ci attrae la novità, che ci sia possibile indicare a dito dicendo quanto sia unica. A volte vogliamo ciò che è differente, ma allo stesso tempo siamo riluttanti ad avventurarci troppo lontano da quelli che abbiamo fissato come confini domestici.Se l’Arte deve arrivare da qualche parte, allora deve essere libera di viaggiare. Allo stesso modo, se l’Arte deve trasformare ed illuminare, coloro che ne diventano i fortunati benefattori devono essere viaggiatori convinti. Produzioni artistiche convenzionali, confinate entro uno stile, quale che sia l’arte, giunti al cancello del recinto dichiarano che oltre non si va. Dopo tutto, è quello che si conosce, non si corre il rischio di perdersi. Purtroppo, però, allo stesso tempo non ci sono scoperte da conquistare. E con ciò, non c’è più motivo di sognare.Gloria a quegli avventurosi musicisti, ed a tutti gli artisti, che gettano da parte regole prefissate di forma e tecnica, ed osano creare al di là del cancello del recinto. Quel che ne risulta non è, semplicemente, una cover migliore o un arrangiamento diverso, ma qualcosa di straordinario… qualcosa che si spinge molto al di là dell’ordinamento accettato, fino a nuovi regni dell’essere e dell’esistenza.E per noi, ecco l’avventura del viaggio e, proprio come a questi musicisti non serve neppure fissare un modello musicale prestabilito, a noi viene così data la nostra naturale libertà di sognare.” (Francis Don Daniels)
creazioni estemporanee e solo - live