J.R.R. Tolkien

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Il mio Anello un omaggio a J.R.R. Tolkien

Anche se ho buttato il mio Anello dentro il Monte Fato, dopo lunghi viaggi ed entusiasmanti peripezie, tra le misteriose montagne rosso ruggine dell'Afganistan nella primavera del 1973, proprio in questi giorni mi accingo a leggere un'altra volta Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien... stò per rivivere di nuovo la magia epica di un'epopea che ha singolari paralleli con la mia vita. Il mio primo incontro con la Trilogia di Tolkien é avvenuto tra le pagine colorate di una missiva che mi giunse da un amico, in quesi giorni in viaggio sulle bianche ed assolate strade dell'India... vi era scritto:

La Via prosegue senza fine Lungi dall'uscio dal quale parte

Ora la Via é fuggita avanti, Devo inseguirla con piedi alati

Sin all'incrocio con una più larga Dove si uniscono piste e sentieri

E poi dove andrò? Nessuno lo sa.

E dal momento che una persona occupa lo spazio permeato dalla propria attenzione sarò di nuovo Frodo, Gandalf, Aragorn o Tom Bombadil anche se, pur essendolo in una certa misura, cercherò di non essere Saruman o l'Oscuro Signore. Ma la cosa singolare sta nel fatto che, pur avendo letto migliaia di altri racconti e romanzi, mai mi sono trovato a rileggerli o sentire un' attrazione così singolare: si, conosco benissimo ogni passo della Trilogia di Tolkien, ma basta aprire la pagina, iniziare la lettura e..."La Via prosegue senza fine...", i simboli, i personaggi, i luoghi e gli avvenimenti si animano di nuovo per incanto... il sipario si spalanca ed eccomi in un universo familiare, completo, magico ed entusiasmante dove posso giocare: dare ali e libero corso al volo della fantasia.

Ho letto Tolkien al lume di candela nelle oscure notti senza luna al fruscio delle palme nei villaggi sperduti del sud dell'India; l'ho letto sulla sabbia candida e impalpabile delle paradisiache spiagge in Kerala e sui marciapiedi freschi, nell'arsura infuocata, del bazar di Bombay, accanto al sorriso infantile ed un pò birichino dei tibetani nel Kashmir e sui treni apocalittici che vanno da Bombay a New Delhi; ho viaggiato con il "mio" Anello in Pakistan, Iran, Turchia, Afganistan, Cina,e sulle montagne del Tirolo: ho letto l'avventura mentre vivevo l'avventura, mentre inseguivo la Via.

Quante volte, di notte, tornando a piedi sulla strada maestra verso il mio borgo sperduto sono stato Gandalf, Frodo,Tom Bombadil o Saruman?

Ho trovato tra le pagine della Trilogia lo stimolo e la riabilitazione per il mio mondo fantastico, l'esaltazione pura dell'epica e delle grandi storie, la comprensione profonda del male oscuro e del candore accecante del bene, l'umorismo infantile e semplice che tutto scioglie e la nostalgia nobile di chi conosce. Musiche, disegni, dipinti, happening, poesie si sono materializzati grazie a Luthien, Lothlorien, Gandalf, Gondolin, i Valar... una fonte ricca di ispirazione inesauribile.

Tolkien lo sento vivo, vero ed entusiasmante poiché io sono stato e sono quei personaggi: ho camminato con loro sotto le stelle, sui mari, tra le montagne e su antiche strade bianche poiché anch'io come loro sono alla ricerca della Via."  (Pier Paderni )

Questo Almanacco  è il testo guida del I°  Festival "Sui Sentieri della Fantasia"

© by Pier Paderni