Apologia di Sofia

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Il Castigo di Tantalo persiste nell'ardua sfida di liberarsi dalle "dicotomie" e dai miti e ideologie che, tentativi coraggiosi e glorisosi, hanno costellato il cammino dell'Uomo verso l'agognata "sofia". L'amore per essa resta come costante desiderio e ha dato vita a una infinità di universi a volte tra loro contrapposti.  La risposta tuttavia continua a soffiare nel vento...will the wind ever remember the names it has blown in the past?


apologia della “σοϕία”

 

Eraclito, Parmenide, Pitagora, Socrate, Platone e Aristotele,… ve li spieghiamo noi! eh si,  loro ed altri non sapevano spiegarsi e quindi ecco la lunga processione che nei tempi ci ha “spiegato”, “spiega” e “interpreta” ciò che quei filosofi “non sapevano spiegare”. Il dialogare dei chiosatori di stile “sofistico” è elegante, suadente, in piena conformità con lo stile odierno dei format in auge nei media ma già sperimentato nei dialoghi di Platone nelle varie scuole di pensiero: niente di nuovo, un altro giro nel labirinto.“Storia della filosofia” o semplicemente “filosofia”?

 

Visibile, per chi vuol guardare, il sempre presente dissidio di “dicotomie” da cui si ricavano eleganti ”rielaborazioni”- a volte anche molto interessanti e affascinanti - ma pur sempre nell’ambito del costante “Castigo di Tantalo”. Questo argomentare lo si può anche chiamare “labirinto” dove si vaga ma la cui agognata porta di uscita  sembra non essere disponibile.

 

Così ecco le varie epoche storiche nelle proprie interpretazioni. Il più prolifico l’ottocento con la soggettiva invenzione di categorie,“ismi” ed “isti” giusto per tenere sempre in vita la divertente dicotomia “Guelfi e Ghibellini”. Gloria a tutti coloro che si sono addentrati nel labirinto e un dovuto omaggio al loro indomito coraggio, ma…

 

Con un balzo degno dei migliori acrobati Parmenide, tramite la “teologia” cristiana assurge a “logos” ispiratore e giustificatore nelle tortuose argomentazioni teologiche di Anselmo d’Aosta (commilitone di S. Tommaso, S. Agostino & C) mentre Giordano Bruno, Arnaldo da Brescia - neo-ghibellino- ed altri si scaldano al fuoco purificatore della “Santa Inquisizione” e Spinoza e Meister Eckhar, troppo audaci, insieme ad altri vengono relegati, con eleganti diversioni “Filosofico- Teologiche, tra gli “eretici e apostati”. Scherzi della storia ad “usum delphini”.

 

L’ottocento detta le nuove dottrine con le sue lagrime, i “dolori del giovane Werther”, la melassa vomitevole delle rimasticazioni romantiche, le più che giuste ribellioni di Nietzsche, e Schopenhauer e la strumentalizzata idea della “dialettica” (Aristotele la definiva come “scienza dell'argomentazione probabile”. “Probabile” ma poi provata?

 

Il pensiero umano si è incastrato continuamente in modo apparentemente indissolubile nella costante epifania delle “dicotomie”: il vero Castigo di Tantalo. Il duro tarlo del percorso filosofico verso la “σοϕία” si alimenta nelle storture le cui radici sono ben salde, quale ombra e deviatore maligno, nell’essere umano. La logica ha lavorato a lungo per uscire da questo labirinto. Resta una domanda ovvero come si sradica la struttura delle dicotomie.

 

Dylan nella sua semplice spiegazione diceva che “la risposta soffia nel vento”. Forse quando il vento cesserà di soffiare avremo la risposta.

 

Policrate  di Samo

alias Magisterludi